Ecco i veri dati del processo civile in Italia
Scritto da Administrator   
domenica 09 febbraio 2014

 

23/01/2014 - In sette anni, diciassette interventi sul processo civile. Ma risultati negativi. Il CNF ha analizzato i dati del Ministero della Giustizia dal 2005 al 2012. I risultati emersi in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati dell'Osservatorio permanente sulla giurisdizione. Finora 20 le Istituzioni che hanno aderito. 

Sul processo civile negli ultimi 7 anni si è abbattuto uno “tsunami” di norme. 

Ma alla fine il saldo (in termini di tempi durata) è negativo: a fronte di 17 modifiche al codice di procedura civile, la durata media dei procedimenti di cognizione ordinaria in primo e secondo grado è aumentata di circa 2 anni (da 5,7 anni nel 2005 a 7,4 nel 2011). 

Nel contempo, i costi di accesso sono lievitati del 55,62% per il primo grado, del 119,15% in appello e del 182,67% in Cassazione (contributo unificato pagato dal 2002 al 2012).

Lo ha rilevato il CNF, in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati dell’Osservatorio permanente sulla giurisdizione, organismo dell’Avvocatura previsto dalla legge di riforma dell’ordinamento forense con compiti di analisi e di proposta, al quale hanno già aderito 20 Istituzioni. 

“L’Avvocatura vuole contribuire al dibattito sulla efficienza della giustizia, con progetti ragionevoli e credibili. Occorre che sia ascoltata. Sul tappeto le nostre proposte di razionalizzazione del sistema giudiziario con un impegno diretto di Avvocatura e Consigli dell’Ordine. Ma la condizione è che al centro delle riforme tornino i diritti dei cittadini”, ha detto  il presidente Guido Alpa. 

Tanti gli esempi di legislazione schizoide. Il processo societario, per esempio: introdotto nel 2003 con grandi aspettative di semplficazione per le imprese, esteso anche ai privati nel 2006, è stato definitivamente abrogato nel 2009 perché inefficace.

[FONTE: CNF