La Suprema Corte rivede la portata del principio del medesimo tenore economico nel mantenimento.

Secondo la Cassazione, in questo suo nuovo orientamento, il mantenimento non va calcolato sulla base dei c.d. sperperi, regali ed ogni altra liberalità che il coniuge obligato all'assegno era solito elargire durante il matrimonio. Peraltro, non va calcolato neppure il possibile investimento fatto per consentire un'eventuale attività imprenditoriale di chi ne beneficia.

Lo stabilisce la Corte di Cassazione nella rtecente sentenza n. 18613 del 7.7.2008 che conferma, per il resto, che il mantenimento dev'essere tarato sul tenore di vita che i coniugi avevano durante il matrimonio.