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Il 2.4.2014 è stato pubblicato sulla G.U. n. 77/2014 il “Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense” DM 55/2014 del 10.3.2014 [scarica il file]. |
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Come raggiungere lo Studio Legale Storti |
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martedì 20 settembre 2011 | |
Via Carlo Fea, n.9 - 00161 Roma
A 5 min. a piedi (400 mt circa) dalla fermata della metro B di Piazza Bologna
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Lo Studio si trova di fronte "Villa Mirafiori"
"La villa venne realizzata a partire dal 1874 per la "bella Rosina", Rosa Teresa Vercellana, moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, contessa di Mirafiori e Fontanafredda, che non fu mai ammessa a corte e abitò a Roma, appunto, a Villa Mirafiori. L'area oggi occupata dalla villa era già presente nella pianta del Nolli datata al 1748 quale Vigna lungo la via Nomentana. I lavori per la realizzazione di una nuova costruzione residenziale, sia per il casino che per i giardini, iniziarono subito dopo l'occupazione di Roma del 1870, seguendo le linee di espansione della via Nomentana dove già sorgevano la villa Torlonia, la villa Massimo (oggi sede dell'Accademia Tedesca a Roma), e dove sorgeranno dai primi del Novecento, tra gli altri, la villa Crespi, la villa Berlingieri, la villa Blanci e il villino Ximenes. I lavori di sistemazione dei giardini vennero intrapresi dal giardiniere di casa Savoia di origine tedesca Emilio Richter, che progettò un ampio giardino a circondare perimetralmente l'edificio, oggi parzialmente manomesso. La realizzazione dell'edificio deve essere inquadrata nell'ambito delle numerose nuove ville dell'ambiziosa classe borghese della nuova Capitale del Regno d'Italia, desiderosa di mettersi in mostra attraverso questa tipologia architettonica così in voga tra la fine dell'Ottocento e i primi del secolo successivo. La residenza principale è un edificio di stile neo-rinascimentale con loggia, due ali laterali e una eclettica torre campanaria. L'ingresso, con loggia a terrazza, ha tre grandi aperture ad arco su colonne, decorate da bellissime vetrate a raffinate decorazioni floreali che recano la data di costruzione, il 1874. Successivamente venne aggiunta sul lato occidentale una bella pensilina in ferro e vetro, ancora in situ, a sostituzione dell'originario ingresso. Da qui si giunge al vestibolo dal quale prende forma la scala, anticipata da due colonne. I pavimenti sono a mosaico e graniglie di marmi. Il palazzo venne decorato con abbondanza di stucchi (dei quali sopravvivono alcuni esempi nello spazio d'ingresso), vetrate, camini in marmo pregiati tra i quali nell'antico atrio gli affreschi della cosiddetta Sala dei Pappagalli. Questa è l'unica grande sala in grado di far comprendere l'antica bellezza e ricchezza degli interni. Oltre ai pappagalli, fanno bella mostra anche altri animali esotici dipinti nel soffitto, quali pavoni e scimmie. Altre sale recano decorazioni a tempera in stile, oggi utilizzate quali aule universitarie. Purtroppo molte delle decorazioni sono state occultate per motivi funzionali da moderni controsoffitti che nascondono l'impiantistica dell'edificio.Il parco è circondato da alberi secolari quali pini marittimi, palme, cedri del Libano, sequoie, un bel canneto di bambù e gli edifici rustici dei giardinieri ed una vecchia serra.Lla villa è’ stata utilizzata quale set nella lavorazione di film di Luchino Visconti e Liliana Cavani. E' oggi sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma La Sapienza". |
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"Con due righe scritte da un uomo si può fare un processo al più innocente" (Armand Jean du Plessis, Cardinale e Duca di Richelieu)
"Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta, le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi" (Luca 18, 1-8)
"Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. (Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo - 2, 1-2)
"Lo Studio si impegna ad offrire all'Assistito il miglior rapporto possibile con il Tribunale: non facendoglielo vedere"
"L’errore giudiziario non esiste, giacché è la giustizia stessa a costituire il colpevole come tale."
"L'azione a tutela del diritto costituisce momento essenziale di un ordinamento perché solo per essa si può parlare di giuridicità dell'ordinamento. Se un diritto non è tutelabile, non è un diritto." (Corte di Cassazione, sez. Unite Civili 16 febbraio 2016, n. 2951)
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