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Avvocato Maurizio Storti

 

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Giustizia map offre informazioni sugli uffici della giustizia dell’intero territorio nazionale. La nuova geografia giudiziaria sul sito del Ministero. [link]
 
 
 

Il 2.4.2014 è stato pubblicato sulla G.U. n. 77/2014 il “Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense” DM 55/2014 del 10.3.2014 [scarica il file].
  
 
 

Dal settembre 2011 le notizie vengono girate anche su twitter.

 
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Controlla lo stato della Tua causa
Scritto da Administrator   
lunedì 31 marzo 2014

Lo Studio Legale Storti offre la possibilità ai propri assistiti di poter controllare lo stato della propria causa.
I dati sono forniti (in forma anonima) dal Ministero della Giustizia. Per ottenere le informazioni sullo stato della vertenza sarà sufficiente selezionare l'Ufficio Giudiziario competente (Corte d'Appello, Tribunale o Giudice di Pace) ed inserire il numero di ruolo generale della causa che è già in possesso degli assistiti (nell'eventualità, potrà esser nuovamente fornito dallo Studio Legale Storti). 
Il controllo è libero e gratuito.
 
Per effettuare il controllo segui il seguente link:  Consultazione pubblica dei registri PCT (lo trovi anche nell'othermenu, a sinistra).
 
 
 
 
Parametri forensi, firmato il decreto
Scritto da Administrator   
lunedì 10 marzo 2014

Il CNF esprime grande soddisfazione per la firma oggi, da parte del Ministro Guardasigilli Andrea Orlando, del nuovo decreto ministeriale che aggiorna i parametri forensi, cioè i valori di riferimento per la liquidazione da parte del giudice dei compensi dei legali o per la loro determinazione in caso di disaccordo tra avvocato e cliente.
La firma del Ministro della Giustizia, che ha dato seguito a quanto assicurato nell’incontro istituzionale con il CNF lo scorso 5 marzo, conclude un iter iniziato a maggio 2013 che il CNF ha promosso e seguito passo per passo in una interlocuzione istituzionale costante con il Ministero.
Il decreto, in attuazione della legge professionale forense, conferma in massima parte la proposta avanzata ai termini di legge dal Consiglio Nazionale Forense nel maggio 2013. E finalmente archivia il decreto ministeriale 140/2012, che non solo aveva perpetrato una riduzione consistente dei valori medi, già fermi al 2004, con violazione del principio della dignità dei compensi; ma non garantiva neanche quella completezza e semplicità di lettura che il mercato richiede.
Il CNF accoglie positivamente quanto si legge nel Comunicato stampa del Ministro Orlando che ha dichiarato di aver accolto alcune ulteriori richieste di modifica del CNF come “una più precisa quantificazione delle spese generali e la valorizzazione di ogni specifica attività dell'avvocato, sia sotto il profilo giudiziale che sotto quello della composizione stragiudiziale delle controversie”. 
Un giudizio più articolato si potrà fornire una volta letto attentamente il testo del decreto ministeriale. 
Il nuovo sistema progettato dal CNF e confermato dal Ministero garantisce la prevedibilità dei costi legali, in modo che cittadini e imprese possano valutare economicamente i costi/benefici della prestazione professionale. 
Il risultato raggiunto, come sottolinea lo stesso Ministero, è in linea con la legislazione comunitaria e non intralcia, anzi favorisce, il “corretto funzionamento concorrenziale del mercato senza incidere negativamente sulla competitività del Paese”. 
Il primo criterio infatti per la determinazione del compenso a fronte di servizi legali sarà sempre pattuito liberamente tra avvocato e cliente. 
Il CNF considera la firma del decreto da parte del Guardasigilli un traguardo importante di un lavoro iniziato a maggio 2013 con la proposta avanzata dal Consiglio al Ministero e proseguito con determinazione per ristabilire quella equità e correttezza che si erano persi con il decreto 140/2012 e con il suo sistematico ed ingiustificato abbattimento dei compensi. 
Una situazione altamente mortificante del valore della prestazione professionale degli avvocati, che peraltro neanche le proposte di miglioramento circolate nel 2013 avrebbero eliminato. 
Il nuovo decreto in sintesi. Il decreto si compone di una parte normativa (per il civile- penale- stragiudiziale), e di tabelle parametriche che per il civile corrispondono ciascuna al tipo di procedimento/giudizio (comprese la materia stragiudiziale, la mediazione, le procedure concorsuali, quelle arbitrali, i processi amministrativi e tributari, i processi davanti alle giurisdizioni superiori) e una per il penale. Gli scaglioni di valore, diversamente dal dm 140, sono corrispondenti a quelli previsti dal ministero della giustizia per la determinazione del contributo unificato, con una semplificazione evidente per gli operatori. Ciascuna tabella parametrica è poi divisa per fasi (da quella di studio a quella decisionale).
All’interno i parametri sono indicati con una somma fissa che il giudice potrà innalzare fino all’ 80% o ridurre fino al 50% motivando lo scostamento.
 
[FONTE: CNF] 

 
MALASANITA', IL CNF DIFFIDA L'A.M.A.M.I. PER LO SPOT CHE VENTILA CAUSE LEGALI PRETESTUOSE
Scritto da Administrator   
martedì 25 febbraio 2014

Della diffida è stato informato il Ministero della Salute: “Prenda le distanze da una iniziativa dai contorni diffamatori”.
 
Il Consiglio Nazionale Forense annuncia una formale diffida rivolta all’Associazione di medici A.M.A.M.I., volta ad ottenere il ritiro, dal web e da ogni altro canale, dello spot Medici-Pazienti-Avvoltoi, presentato ieri nel corso di un convegno che risulterebbe essere stato patrocinato dal Ministero della Salute. 
Allo spot in questione peraltro è stato dedicato un ampio servizio nella edizione delle 20.00 del Tg5, adesivo delle argomentazioni irricevibili nei confronti della categoria forense. 
Nel contempo, il CNF chiede al Ministro della Salute di prendere immediatamente le distanze dallo spot presentato in un convegno dallo stesso patrocinato, e dunque sotto la sua responsabilità, e di assumere tutte le iniziative necessarie ad affermare la propria estraneità e inconsapevolezza con riguardo ad una iniziativa pubblicitaria in cui gli avvocati sono rappresentanti alla stregua di avvoltoi, incuranti della salute dei cittadini. 
“Di assoluta evidenza la volgarità dell'operazione diffamatoria, genericamente compiuta ai danni di una intera categoria, altamente lesiva della dignità di una professione deputata costituzionalmente alla difesa dei diritti dei cittadini ”, rileva il CNF riservandosi di procedere in tutte le opportune sedi penali e civili. 
Il CNF richiama al rispetto del senso etico ogni professione anche nei reciproci rapporti, nella convinzione che i toni e le forme diffamatorie assolutamente generalisti nuocciano alla corretta analisi dei fatti e, in fin dei conti, nuocciano proprio a quei diritti che si dichiara di voler tutelare.
 
 
[FONTE: CNF]
 
 
 
 
 
 
IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'APERTURA DELLE CANCELLERIE PER 5 ORE AL GIORNO
Scritto da Administrator   
lunedì 24 febbraio 2014

Il Consiglio di Stato, dopo un iter giudiziario tormentato, ha affermato definitivamente, accogliendo nel merito il ricorso dell'Ordine capitolino, la tesi della inderogabilità dell'orario di apertura delle cancellerie per cinque ore giornaliere (leggi il testo integrale della sentenza).

La portata del verdetto amministrativo è dirompente e sarà utile a tutta l'Avvocatura italiana, che potrà prendere spunto ed esempio dal detto contenzioso per fare applicare la legge in ogni altro ufficio giudiziario.

[FONTE: C.O.A. Roma]
 
 
 
 
 
PREVIDENZA AVVOCATI, APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO DEI CONTRIBUTI DI CASSA FORENSE
Scritto da Administrator   
domenica 09 febbraio 2014
 
Nunzio Luciano, presidente della Cassa forense: “Il nuovo regolamento è frutto di un lavoro di concertazione tra le varie componenti dell’Avvocatura e offre a tutti i professionisti, indipendentemente dal reddito, la speranza di un presente lavorativo e di un degno futuro previdenziale”. 
Contribuzione minima dimezzata con possibilità di integrare i propri versamenti nell’arco dei primi otto anni di iscrizione alla Cassa, retrodatazione sino a tre anni per chi si iscrive oggi all’Ente di previdenza, nessun limite di età per beneficiare di quanto previsto dalle nuove norme. Sono questi i punti salienti del Regolamento dei Contributi che disciplinerà l'ingresso di 50 mila legali nella Cassa forense così come previsto dalla legge professionale, un testo deliberato venerdì sera dal Comitato dei Delegati dell'Ente di previdenza e che ora sarà trasmesso ai Ministeri Vigilanti per la necessaria  approvazione. 
“Siamo soddisfatti di aver approvato il regolamento entro i termini previsti dalla legge e rispettando le aspettative di migliaia di avvocati che ci chiedevano con urgenza risposte concrete – commenta il presidente dell’Ente previdenziale degli avvocati, Nunzio Luciano – il testo votato la settimana scorsa dal Comitato non è frutto esclusivamente del lavoro dei delegati della Cassa, ma nasce da mesi di confronto con le istituzioni e le associazioni forensi”. 
Nel dettaglio, il nuovo regolamento prevede la possibilità di contributi minimi dimezzati, circa 700 euro all’anno nei primi 8 anni, per gli avvocati che da oggi la legge obbliga all'iscrizione alla Cassa. 
A fronte del dimezzamento della contribuzione annuale, verranno riconosciuti solo sei mesi di anzianità contributiva ai fini previdenziali, ciò per garantire la sostenibilità finanziaria del sistema. 
Al contrario di quanto avviene per l’Inps, però, la Cassa offre al professionista la possibilità di integrare quanto versato sino agli otto anni successivi all’iscrizione. Cosa ancora più importante, le nuove norme si applicano a tutti gli avvocati senza limiti d’età, perché “è ormai evidente che la crisi dell’Avvocatura è intergenerazionale e colpisce i giovani come gli ultra-quarantenni”, precisa Luciano. 
“Non potevamo permettere che il nuovo regolamento fosse una scure per espellere dalla professione migliaia di avvocati – prosegue il Presidente della Cassa forense – grazie alla flessibilità che lo contraddistingue, il regolamento offre ai professionisti in difficoltà una speranza per il presente e per il futuro. Ciò vale sia per i 50 mila che la nuova legge forense obbliga all’iscrizione alla Cassa sia per i 37 mila legali già iscritti ma che oggi non hanno redditi sufficienti per assolvere agli obblighi previdenziali”. “Ci siamo impegnati affinché quanto richiesto dalla nuova legge professionale - conclude Luciano - diventasse realtà: aspettando il parere dei Ministeri competenti, possiamo dire che gli avvocati godono oggi di un’unica cittadinanza previdenziale, il che garantisce stessi diritti e doveri a tutti i professionisti, senza alcuna discriminazione legata al reddito”.
 
Accedi al Regolamento  
 
Vedi le mie riflessioni sull'argomento, qui
 
 
 
 
 
Ecco i veri dati del processo civile in Italia
Scritto da Administrator   
domenica 09 febbraio 2014

 

23/01/2014 - In sette anni, diciassette interventi sul processo civile. Ma risultati negativi. Il CNF ha analizzato i dati del Ministero della Giustizia dal 2005 al 2012. I risultati emersi in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati dell'Osservatorio permanente sulla giurisdizione. Finora 20 le Istituzioni che hanno aderito. 

Sul processo civile negli ultimi 7 anni si è abbattuto uno “tsunami” di norme. 

Ma alla fine il saldo (in termini di tempi durata) è negativo: a fronte di 17 modifiche al codice di procedura civile, la durata media dei procedimenti di cognizione ordinaria in primo e secondo grado è aumentata di circa 2 anni (da 5,7 anni nel 2005 a 7,4 nel 2011). 

Nel contempo, i costi di accesso sono lievitati del 55,62% per il primo grado, del 119,15% in appello e del 182,67% in Cassazione (contributo unificato pagato dal 2002 al 2012).

Lo ha rilevato il CNF, in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati dell’Osservatorio permanente sulla giurisdizione, organismo dell’Avvocatura previsto dalla legge di riforma dell’ordinamento forense con compiti di analisi e di proposta, al quale hanno già aderito 20 Istituzioni. 

“L’Avvocatura vuole contribuire al dibattito sulla efficienza della giustizia, con progetti ragionevoli e credibili. Occorre che sia ascoltata. Sul tappeto le nostre proposte di razionalizzazione del sistema giudiziario con un impegno diretto di Avvocatura e Consigli dell’Ordine. Ma la condizione è che al centro delle riforme tornino i diritti dei cittadini”, ha detto  il presidente Guido Alpa. 

Tanti gli esempi di legislazione schizoide. Il processo societario, per esempio: introdotto nel 2003 con grandi aspettative di semplficazione per le imprese, esteso anche ai privati nel 2006, è stato definitivamente abrogato nel 2009 perché inefficace.

[FONTE: CNF

 

 

 
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"Iniziare un litigio è come aprire una diga, prima che la lite si esasperi, troncala" (Proverbi 17,14) 

"Con due righe scritte da un uomo si può fare un processo al più innocente" (Armand Jean du Plessis, Cardinale e Duca di Richelieu)

"Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta, le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi" (Luca 18, 1-8)

"Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. (Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo - 2, 1-2)

"Lo Studio si impegna ad offrire all'Assistito il miglior rapporto possibile con il Tribunale: non facendoglielo vedere"

"L’errore giudiziario non esiste, giacché è la giustizia stessa a costituire il colpevole come tale." 

"L'azione a tutela del diritto costituisce momento essenziale di un ordinamento perché solo per essa si può parlare di giuridicità dell'ordinamento. Se un diritto non è tutelabile, non è un diritto." (Corte di Cassazione, sez. Unite Civili 16 febbraio 2016, n. 2951)

 

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